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lunedì 24 novembre 2014

L'incontro con Messi, a Kathmandu: meglio di Drogba!

Negli ultimi tempi la Turkish Airlines ha realizzato uno spot pubblicitario molto simpatico con due grandi calciatori, Didier Drogba e Lionel Messi, come protagonisti.
Nell'inseguimento alla foto ed al luogo più originale da visitare sul nostro pianeta che Drogba effettua e "subisce" dal più noto Messi per promuovere alcune tratte della compagnia aerea, i due raggiungono anche la "nostra" capitale  Kathmandu...
Ma di sicuro molti di voi già si saranno imbattuti nel filmato!
Bene: pochissimi di voi però possono sapere che "noi" CICLISTIperCASO ci eravamo imbattuti assai prima del simpaticissimo Didier in un "grande" Messi di Kathmandu... Magari eravamo lì proprio mentre le foto venivano scattate!

Era giusto lo scorso anno, e la Turkish Airlines aveva appena inaugurato la nuova tratta...
Ma non solo: durante la nostra missione Ishalaya e nel video che abbiamo ripescato, richiamato alla memoria proprio dallo spot, lo potrete vedere anche all'opera, "palla al piede"!


Sono solo pochi secondi, e quasi all'inizio, ma pensiamo che ne possa valere veramente la pena. Anche per prendere un impegno ad aggiornare quanto prima con altre nuove e più complete immagini di quel breve incontro e di tutte le nostre tappe di quei giorni, di cui comunque lo stesso video in linea può rendere benissimo un'idea.
Allora, buona visione e... a presto!




"Cliccare "sulla foto per il video da You Tube

lunedì 17 novembre 2014

Come raccontò di Tilicho il popolarissimo quotidiano "Gorkhapatra", al rientro a Kathmandu

In attesa di una traduzione dal "sanscrito" (la Scrittura della Città degli Dei...), che spero arrivi presto da qualche amico o "famigliare" del Nepal, ecco comunque l'originale!
Si tratta di un articolo del 12 novembre 1998 che pubblicò uno dei giornali più popolari del Nepal: il "Gorkhapatra".
Ce ne furono diversi sia in Nepal che in Italia. Anche grazie alla collaborazione con Sports Development Nepal che giusto due anni prima mi aveva nominato "honorary member", ed al suo "inarrivabile" presidente di allora, Nirmal Shrestha.

Non possiamo che cogliere l'occasione per attingere ancora dal "nostro" incredibile archivio e proporne alcuni. In fondo, anche per chi non ne avesse avuto notizie in precedenza, sono sempre "tracce e segni" lasciate in tante tappe di bicicletta. E di vita.

Magari c'è già qualcuno del nostro gruppo di CICLISTIperCASO che è già in grado di tradurlo... 
Certo che è proprio un gran peccato che a Forlì non siano disponibili certe lingue!




sabato 15 novembre 2014

"The Kathmandu Post": al ritorno... la presentazione di Tilicho alla partenza!

Dopo i giorni di Tilicho 1998, al primo ritorno nel mondo a Pokhara dalla valle Gandaki di Jomsom, dopo aver appreso che nessun cambiamento epocale era avvenuto (e che Claudia stava bene ed era cresciuta tantissimo...), fu sicuramente motivo di una piccola gioia l'entusiasmo con cui un giovane dell'allora staff del Pokhara Guest House, mi mostrò il giornale che parlava del nostro viaggio e che con una soddisfazione inimmaginabile aveva conservato proprio per quel nostro rientro...
E d'altra parte la conferenza stampa che Nirmal Shrestha (presidente di Sports Development Nepal) aveva organizzato al Kathmandu Guest House prima di quell'avventura risultò molto affollata e attenta.
Come altre che accompagnarono quegli anni. 
Lo ripropongo molto volentieri oggi, prima di qualche altro dei prossimi giorni ritrovati ancora intatti dall'archivio-museo delle mie avventure in bicicletta. Articoli che riproporrò nei prossimi giorni e che illustrarono anche come si era sviluppata quella prima spedizione congiunta italo-nepalese verso il lago più alto del mondo...
Beh: finalmente ho anche chi saprà tradurlo al meglio! Almeno questo...

A seguire, l'articolo e qui di seguito, il link alla pagina "FB" che ricorda quell'evento proprio in questo periodo. Lo stesso del 1998...



mercoledì 12 novembre 2014

Nencini Sport e la nuova bicicletta di "piananotizie.it": un po' di "buono e positivo" al giorno porta PACE tutt'intorno!

Un San Martino veramente particolare quello di ieri. 


Marco Banchelli, Elena Andreini, Elisa Gentilini, Francesco Palombo
Mentre in tante (troppe) zone del nostro paese disastri naturali colpevolmente aggravati da infiniti comportamenti umani, hanno continuato a colpire e minacciare, in un'estate che rimane soprattutto nei nostri ricordi d'infanzia, presso il "Campo 4" di Nencini Sport di Calenzano c'è stata ieri una consegna dal sereno sapore di amicizia e speranza...
E' infatti accaduto che verso la fine del mese di settembre,  la Redazione di Piana Notizie,  è stata a sua volta protagonista di un episodio di cronaca, vittima di un fatto tanto normale per cittadini (purtroppo...), quanto insolito per una redazione giornalistica: il furto di una bicicletta!
E non una "a caso". Ma la sola di cui era attrezzata per spostarsi nella Piana (ed in particolare a Sesto Fiorentino), per recarsi a conferenze stampa, eventi, ricerca notizie e tutte le normali attività di una redazione...  
Antonio Nencini con Marco Banchelli
alla vigilia di una "partenza"...

Non potevamo certo rimanere indifferente "noi", CICLISTIperCASO che quella bicicletta ricordavamo molto bene fin dai suoi primi chilometri: affidata in particolare alla tranquilla pedalata di Elena Andreini. Avevamo pedalato insieme perfino in una delle "famose" puntate pilota dell'esperimento televisivo di qualche anno fa...
Informato il carissimo Antonio Nencini, non c'è stato quasi bisogno di aggiungere altro: non poteva certo rimanere a piedi la nostra redazione più "amica"!
Per cui ieri, alla consegna, affidata da Antonio al suo (ed anche un po' nostro!) insostituibile Francesco (Palombo), direttore del reparto biciclette, insieme alla stessa Elena erano presenti per la Redazione il caro Daniele Calieri e lo stesso direttore, Elena Gentilini.

Considerando che dopo tanti anni non si è ripetuto in questo 2014 l'appuntamento con la "Pedalata della Pace" (cliccare per vedere...), quello di ieri per noi, ciclisti così particolari (...), potrebbe anche essere stato un piccolo momento per una grande speranza.
Che questa nuova EvolutionBike possa sempre più riportare notizie di bello e di bene riguardo a tutto il nostro territorio e 
che un po' di "buono e positivo" al giorno possa costruire e portare più Pace tutt'intorno! 
DCalenzano e Sesto Fiorentino fino all'Himalaya...
Namastè.


- il breve video della "partenza" da piananotizie.it 

- e quello dal nostro "canale"...







mercoledì 5 novembre 2014

Himalaya, oltre Tilicho: lo straordinario "record" del Lago dei Bambini (Sanu Pokhari)

Dal diario-fotocronaca:














"I GIORNI DI TILICHO" (anno 1998) arrivano al momento più importante: la pedalata sulle acque più alte... Una "conquista" che trova come scenario un luogo ancora più alto del previsto: un piccolo specchio d'acqua poco sotto il Mesokanto Pass e qualche centinaio di metri al di sopra del Lago Tilicho... Insieme a Upasana, Jeetbhadur e Thula decidiamo anche di "battezzarlo": SANU POKHARI, in lingua nepalese, che tradotto diventa LAGO dei BAMBINI.
















Gonfiati i gommoni, la discesa sulla riva del laghetto scorrendo sulla neve ghiacciata con gli Shuttle Bike. Naturalmente, la bicicletta di Upasana batte la bandiera d'Italia e la mia, la mitica bicicletta Europa (che un paio d'anni dopo stabilirà anche un altro straordinario record...), quella del Nepal...


















La mole di ghiaccio del Tilicho Peak (mt. 7.134) domina il Sanu Pokhari con gli Shuttle Bike pronti, ad aspettare che il sottile strato di ghiaccio consentisse la "pedalata" ed il record nelle ore più "calde" del giorno...
















Il Mesokanto Pass è proprio lì sopra... e le acque cominciano a consentire il galleggiamento...

















L'attimo del "record": le acque più alte del mondo sono "conquistate" in nome della Pace e... dei BAMBINI!



















4 novembre 1998 (foto ricordo ufficiale) -  la scalatrice nepalese Upasana Malla ed il ciclo-nauta della pace Marco Banchelli a quota 5.250 (da altimetro...) con le loro Shuttle Bike. 
Grande emozione e soddisfazione in tutti...




Senza (altre) parole...


Se non i "ringraziamenti" (anche da parte di Upasana, Thula, Jeetbhadur, del Presidente Nirmal Shrestha e di tutta l'organizzazione di quello straordinario momento lungo un anno che fu il "VISIT NEPAL '98")

-  a chi, con la fantastica intuizione del "suo" Shuttle Bike, ha reso possibile questa grande avventura e questo particolarissimo (ed "inviolabile") record, Roberto SIVIERO 
- e chi, per la nostra decennale amicizia e le tante altre "collaborazioni" (che ancora continuano!), lo Shuttle Bike ed il suo inventore, ce li presentò, nel cortile del suo "punto base" di centri per lo SPORT di Calenzano, un giorno del 1997, Antonio NENCINI.


NAMASTE'!

Marco Banchelli


ps - e dovesse interessarvi "tutto" del diario e delle immagini, magari anche il racconto in VIDEO, degli stessi giorni (dalla presentazione di Kathmandu al... Maurizio Costanzo Show!) non ESITATE a mettetervi direttamente in contatto con  "noi"potrebbe veramente valerne la pena...!!!



- CONTATTA " CICLISTIperCASO" 
all'indirizzo del  "clic" su queste parole...


martedì 28 ottobre 2014

"I giorni di" Tilicho 1998: la conquista del "lago più alto del mondo" a bordo di una Shuttle Bike

Dopo aver ricordato quella specie di inferno di valanghe (e di rinuncia) del 1993, come non tornare con qualche immagine e qualche emozione, proprio a questi giorni di fine ottobre primi novembre dell'anno 1998...



Già il giorno 1 gennaio avevo avuto l'onore di aprire l'anno e le manifestazioni indette dal governo per quello che fu il "Visit Nepal '98" con una pedalata sul Rani Pokhari di Kathmandu E poi con le pedalate sulla acque "basse" dell'Himalaya che seguirono.
Ma tutto era stato in preparazione e promozione di quella che poi di fatto sarebbe stata la più grande impresa della mia vita: la conquista del lago più alto del mondo...
Grazie all'indispensabile intuizione e contributo, unita alla più o meno consueta dose di piccoli contributi del "caso" che lo rese possibile, dello Shuttle Bike di Roberto Siviero da Vigevano.
Ma (almeno per il momento) non mi voglio dilungare troppo. Per cui, oltre ad un primo piano di acclimatamento sul fondo valle Gandaki con lo Shuttle Bike ancora a riposo nel suo zainetto d'ordinanza e con il "corredo" di RAI Sport appena rinnovato, voglio solo presentarvi due momenti della presentazione stampa di inizio ottobre tenutasi nel Salone Meeting del Kathmandu Guest House.
Anche perché, tra le altre cose e nonostante tutte le imprese e le scalate delle più alte vette del mondo avessero avuto come scenario il Nepal, le sue guide e portatori, quella fu la "prima spedizione congiunta Italia-Nepal"!
Nella foto di gruppo, insieme a me, i protagonisti di quell'avventura:  Nirmal Shrestha (Presidente di Sports Development Nepal), i "soliti" Thula Lama e Jeetbhadur Magar e la scalatrice nepalese Upasana Malla...

A presto!






sabato 18 ottobre 2014

Nepal, Himalaya 1993: da un inferno di valanghe e slavine allo "sguardo di Dio" nel racconto di Riccardo Fontanini

Le notizie di questi giorni mi hanno riportato alla memoria un ricordo di un grande viaggio e un grande "tentativo": superare i "6.000" metri di quota con la bicicletta.
Un'esperienza della primavera 1993 che ebbe come scenario proprio una regione interessata in questi giorni dalle terribili notizie riguardo ad una serie di valanghe che hanno travolto un numero ancora imprecisato di escursionisti. Anche allora divenne protagonista la neve, anche se, almeno per quello che riguarda la mia storia, grazie alla grande intuizione dell'insostituibile Jeetbhadur Magar e un po' di buona sorte, tutto andò per il meglio. 
Fallì solamente quel "tentativo"... ma assolutamente ancora adesso neppure da immaginare come sarebbe potuta andare a finire se avessimo osato anche quello che allora poteva sembrare "semplice e normale"...
Nel 1993 dette grande risalto a quel viaggio il quotidiano LA NAZIONE di Firenze, che uscì nell'edizione nazionale sia per la presentazione sia per il resoconto. Di occuparsi di me fu incaricato un giornalista che per qualche anno ebbe poi modo ancora di seguirmi entrando in sintonia, come poche altre volte è capitato, con le mie sensazioni più intime e profonde: Riccardo Fontanini.
Spero che abbiate qualche minuto di tempo per leggere proprio quest'articolo che ho ritrovato dal piccolo-enorme archivio che racconta e testimonia la mia avventura e le mie "tappe" per il mondo. Ero da poco rientrato in Italia e già sognavo di poter ripartire... Ma (a parte qualche piccolo errore nella trascrizione di qualche nome) le parole e le immagini che Riccardo riuscì a trovare e cogliere, possono riuscire magari anche a dare qualche risposta proprio agli stessi eventi di queste ultime ore...