... quando si vaga nei tanti "deserti"
della vita, come della natura,
e passano i giorni, i mesi, gli anni,
potrebbe sembrare una "salvezza"
anche il "nutrirsi" dei propri
escrementi...
Così è l'avvicinarsi ad una religione e ad una
filosofia
come a presunte e definitive esperienze
salvifiche:
più grande ne è il "bisogno",
più il rischio di sbagliarsi e confondersi non solo è
probabile,
ma praticamente certo.
Alla Via, alla Verità, a Dio, come all'Illuminazione,
alla Preghiera come alla Meditazione
o comunque alla visione più chiara della
Vita,
si comincia ad avvicinarsi quando,
in ciò che cercavi,
ti imbatti o ti incontri
in un momento che non cerchi,
in cui non ci pensi,
o stai talmente "bene"
che quasi credi di non averne il
bisogno...
Ed inizi a comprendere,
a sentirti più forte e sicuro, migliore.
Ma non siamo stati noi a scegliere...
Noi siamo gli "scelti"!
Il nostro compito è solo il
"riconoscere",
e farsi avvolgere,
e accompagnare.
Anche se talvolta il "cammino" potrà sembrare arduo
o l'ostacolo che avrai di fronte insuperabile.
La "destinazione" ne vale assolutamente la pena:
Anche se talvolta il "cammino" potrà sembrare arduo
o l'ostacolo che avrai di fronte insuperabile.
La "destinazione" ne vale assolutamente la pena:
essere in sintonia con l'Assoluto ed il
Supremo
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