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mercoledì 28 novembre 2012

L'emozione del "Guernica"

Dal diario di Claudia:
Madrid, novembre 2012
Per fortuna però c’è ancora tempo per una brevissimissima visita al "Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia"!
Giusto per vedere e vivere l'emozione del Guernica...

Però ne è valsa davvero la pena: per quanto tu possa leggerne le dimensioni su un libro, la sensazione che ti dà avercelo lì davanti, con la drammaticità della sua storia, è davvero tutta un’altra cosa… 

Guernica è un noto dipinto di Pablo Picasso, 
realizzato dopo il bombardamento aereo della città omonima durante la guerra civile spagnola
da parte della Legione Condor, corpo volontario composto da elementi della tedesca Luftwaffe, il 26 aprile 1937.
L'alto senso drammatico di questa opera nasce dalle deformazioni dei corpi, dalle linee che si tagliano vicendevolmente, dalle lingue aguzze che fanno pensare a urli disperati e laceranti, dall'alternarsi di campi bianchi, grigi, neri, che accentuano la dinamica delle forme contorte e sottolineano l'assenza di vita a Guernica.
Le enormi dimensioni ( m 3,49 x 7,76 ) furono scelte perché questo quadro doveva anche rappresentare una sorta di manifesto che "esponesse" al mondo la crudeltà e l'ingiustizia delle guerre.


2 commenti:

  1. Cara Claudia, è bello vedere che Guernica emoziona anche i giovani come voi, il messaggio dell'arte non è solo estetico, ma diventa veicolo di impegno morale e civile. Difendere la pace, a tutti i costi. Sto pensando a un giovane amico afghano, che forse verrà a trovarci a scuola, raccontandoci cosa significa provare sulla propria pelle ed esistenza la parola guerra. Non esistono guerre buone, basterebbe ascoltare gli antichi: Tacito ci dice che i Romani, dove fanno il deserto, quella la chiamano pace....ma la pace è ben altro. Baci e a presto, la tua prof Sara

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