La scorsa settimana ho ricevuto da Rajendra gli AUGURI per il Deepawali, momento culminante della Festa delle Luci, il Tihar...
Grazie al "computer" mi è capitato di conoscere un grande esperto del Nepal: Enrico Crespi. Ed è proprio dalle news che lui stesso periodicamente aggiorna dal Nepal che provo ad accompagnare chi si trovasse a leggere queste mie note nell'atmosfera del Nepal e di questa sua festa culmine, dopo Indrajatra e Dashain...
E con la Festa delle Luci si conclude l`anno liturgico dell`Induismo, e in effetti atmosfere rurali da fine ciclo annuale con il giusto, appagante riposo. Sullo sfondo le cime Himalaiane biancheggianti a far capolino sulle colline circostanti che annunciano l`inverno alle porte.
Il Deepawali ha origine dalla Dipa, la ciotolina di terracotta riempita d`olio che illuminera` le notti dedicate a Laxmi, Grande Madre Universale, Dea dell`Abbondanza. E` il ringraziamento per il raccolto appena concluso; ora finalmente il riso sta asciugando steso nei mille cortili (una volta anche qui` in citta`), prima di essere insaccato e riposto. Ringraziamento si, ma anche preghiera perche` queste fiammelle, questi mandala disegnati davanti alle porte e queste ghirlande di fiori attirino l`attenzione della Dea illuminandole la strada in queste notti senza luna.
Serate rallegrate da canti e danze infantili (ma anche di adulti), il deusi balo, auguri ai mote` Saujee (grassi padroni) e relativa richiesta del dolce o della monetina, come ricompensa bene augurante. Notti con qualcosa di magico e di nostalgico, come d'altronde sempre quando si veglia per la Grande Madre . Anche se non mi interesso particolarmente di Religione (ma comunque con molti dubbi a definirmi Ateo) mi vengono in mente le novas novasper l`Epifania logudorese della mia infanzia in Sardegna e, ancora di piu`, la magia ipnotica mista al mistero del Fuoco durante le liturgie Prepasquali del Sabato Santo.
1 gennaio 1998 - la mia pedalata sul Rani Pokhari... |
Il ceppo acceso davanti alla chiesa, quando si resta incantati, inconsapevolmente si abbassa la voce e si bisbiglia davanti alle fiamme propiziatorie alimentate dai vignaioli. Oggi la festa e` all`ultimo giorno: dopo la tika (benedizione) al corvo , poi al cane e quindi alla mucca e` il Tihar; il bai Tika, suggello di amicizia e fratellanza tra uomo e donna. E’ la donna a segnare la fronte del fratello o di colui che con questo gesto lo diventera`, dara` lei dei doni che saranno subito contraccambiati . Se non si hanno sorelle, sono lontane o comunque assenti, sara` al tempietto di Rani Pokhari che se ne trovera` una o ci si illudera` malinconicamente di trovarla.
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