Anch'io sono stato invitato ieri alla "Cerimonia dello spazio dedicato alle Città Gemelle di Firenze" in Palazzo Vecchio. Anche perché voluta e promossa dall'amico Eugenio Giani (nelle sua veste di Presidente del Consiglio Comunale nonché ex Assessore alle Relazioni Internazionali).
Naturalmente Eugenio è stato cordiale con tutti, come sempre e come sempre, e forse anche di più, si è letteralmente lanciato nella presentazione dell'evento. Ma non solo: anche di ogni singolo gemellaggio... Mi chiedo veramente come possa fare a ricordare perfino i nomi del sindaco cinese di Nanchino o quello giapponese di Kyoto... oltre ad altri cento particolari dal Kuwait a Kiev e Washington!
Firenze è gemellata attualmente con "24" città del mondo. Tutti i continenti sono rappresentati tra le targhe della parete riservata ed ieri appunto presentata nella Sala della Miniatura.
Per me, anche per le mie esperienze degli ultimi anni, la cosa più bella è stato il vedere gli uni seduti vicini agli altri dei rappresentanti delle città gemellate dei Saharawi e del Marocco. Non si sono salutati, è vero. Ma è anche vero che comunque erano lì, disposti quantomeno ad ascoltare ed a "sopportare" le rispettive presenze e, vorrei dire, anche con certo rispetto.
Ecco, bisognerebbe che quel loro incontro in qualche modo fosse incoraggiato ancora di più, che potesse svilupparsi nel modo più naturale e pacifico possibile, magari "approfittando" della stessa città che per motivi di amicizia e pace con loro ha avuto rapporti e si è gemellata.
E' stato detto che forse "24" città sono troppe. Ed a me viene da pensare che sì: forse sono un po' "troppo"... troppo poco!
Penso che a questo punto ed in questo momento storico, la città di Firenze potrebbe anche sviluppare al massimo questa sua "vocazione alla Pace"! Quasi all'infinito... Cento e cento città (gemelle o sorelle o anche semplicemente "amiche" non avrebbe così importanza) di tutto il mondo che magari una volta all'anno a Firenze si ritrovano per cominciare realmente ad avvicinare insieme ai loro cittadini, le loro storie e culture, i loro paesi ed i loro popoli. Senza retorica, ma per un semplice e consapevole contributo ad una possibile idea di Pace planetaria. Un piccolo e forse anche apparentemente insignificante contributo, ma concreto. E che soprattutto potrebbe da subito partire in modo capillare, da scuola a scuola, da piazza a piazza, da "città a città"...
Io ci sono.
Naturalmente Eugenio è stato cordiale con tutti, come sempre e come sempre, e forse anche di più, si è letteralmente lanciato nella presentazione dell'evento. Ma non solo: anche di ogni singolo gemellaggio... Mi chiedo veramente come possa fare a ricordare perfino i nomi del sindaco cinese di Nanchino o quello giapponese di Kyoto... oltre ad altri cento particolari dal Kuwait a Kiev e Washington!
Firenze è gemellata attualmente con "24" città del mondo. Tutti i continenti sono rappresentati tra le targhe della parete riservata ed ieri appunto presentata nella Sala della Miniatura.
Per me, anche per le mie esperienze degli ultimi anni, la cosa più bella è stato il vedere gli uni seduti vicini agli altri dei rappresentanti delle città gemellate dei Saharawi e del Marocco. Non si sono salutati, è vero. Ma è anche vero che comunque erano lì, disposti quantomeno ad ascoltare ed a "sopportare" le rispettive presenze e, vorrei dire, anche con certo rispetto.
Ecco, bisognerebbe che quel loro incontro in qualche modo fosse incoraggiato ancora di più, che potesse svilupparsi nel modo più naturale e pacifico possibile, magari "approfittando" della stessa città che per motivi di amicizia e pace con loro ha avuto rapporti e si è gemellata.
E' stato detto che forse "24" città sono troppe. Ed a me viene da pensare che sì: forse sono un po' "troppo"... troppo poco!
Penso che a questo punto ed in questo momento storico, la città di Firenze potrebbe anche sviluppare al massimo questa sua "vocazione alla Pace"! Quasi all'infinito... Cento e cento città (gemelle o sorelle o anche semplicemente "amiche" non avrebbe così importanza) di tutto il mondo che magari una volta all'anno a Firenze si ritrovano per cominciare realmente ad avvicinare insieme ai loro cittadini, le loro storie e culture, i loro paesi ed i loro popoli. Senza retorica, ma per un semplice e consapevole contributo ad una possibile idea di Pace planetaria. Un piccolo e forse anche apparentemente insignificante contributo, ma concreto. E che soprattutto potrebbe da subito partire in modo capillare, da scuola a scuola, da piazza a piazza, da "città a città"...
Io ci sono.
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