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sabato 23 maggio 2015

Istituto Calamandrei di Sesto Fiorentino: Campo Base Nepal per una notte

Notte Bianca CALAMANDRE
(Il Campo Base NEPAL nell'Aula SOLIDARIETA')
Riprendendo da "Piananotizie" e dagli scatti di Roberto Vicario:

SESTO FIORENTINO – Una notte intera a scuola per stare insieme, ma anche per parlare, leggere, suonare, discutere. Ieri sera, con il maltempo fuori, dentro all’Istituto Calamandrei di via Milazzo l’atmosfera era calda: studenti, dirigenti scoastici, professori e l’assessore Sara Martini hanno seguito con interesse alcune iniziative messe in piedi da alcuni studenti. Nel corso della notte ci sono state letture di poesie, di alcuni libri, recite, incontri sul bullismo e sul Nepal. Proprio sull’emergenza Nepal dopo il terremoto ha parlato il ciclonauta Marco Banchelli.


Un'esperienza veramente particolare: da Piazza Vittorio Veneto, trasferire il Campo Base Solidarietà NEPAL, presso una scuola: l'Istituto Piero Calamandrei di Sesto Fiorentino!
Con la consueta paziente ed appassionata organizzazione e guida di Sara Renda ed il particolarissimo invito a partecipare ricevuto da parte di Arianna Fabbri, curatrice proprio della "sezione" Solidarietà dello stesso Istituto. 
In un clima fertile di incontro (compreso un notevole spazio "rifornimento", con tanto di pappa al pomodoro, pizzette e salame, riso e farro, fino ad un'ottima macedonia!), ragazzi, insegnanti e genitori hanno partecipato con interesse ed in numero veramente inatteso!
L'Aula Magna della scuola e le aule predisposte alle varie attività, erano praticamente complete in ogni ordine di posti, proponendo quello che potrebbe essere sempre più una specie di "spazio neutro" per manifestazioni varie che andrebbero ben oltre una semplice offerta formativa. Anzi, potrebbero integrarla e completarla. Senza considerare lo stesso servizio che si troverebbero a svolgere per l'intera comunità, scolastica ed extra.

Marco e la "cugina" (indo-nepal!) Anna
Per come intendo queste ultime vicende legate al Nepal, è stato un momento ideale anche per noi "Ciclisti Per Caso". E spero proprio di aver reso un buon servizio allo stesso Nepal ed alle sue genti. Tanto nell'aula solidarietà (ospitata proprio in quella che fino allo scorso anno era la classe di Claudia...) quanto nella stessa Aula Magna, dove ho avuto anche l'onore di chiudere le varie iniziative intorno alle 23,30.
Anzi, a concludere ci hanno pensato immagini e note, quelle della canzone "Desiderio di pace" che qualche anno or sono, Danilo Nardi mi dedicò ispirato dalla mia storia per il mondo in bicicletta.

Grande emozione, non posso nasconderlo, oltre alla possibilità di portare a scuola il Campo Base ed il Nepal, anche al momento dei saluti, quando la stessa Arianna Fabbri, ha voluto contribuire anche in maniera concreta al nostro intervento in Nepal con un'offerta "privata" sua e di sua madre.



Arianna Fabbri (con Khata buddista) e Marco Banchelli
Intanto, fuori, le gocce di una leggera pioggerella tipica di questa fresca primavera inoltrata, stava per accompagnare la breve pedalata di rientro...















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