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martedì 6 gennaio 2015

La nostra Epifania con Floriana, Gigi e una "calza" colma di tanto...

Anche se con un leggero anticipo, è arrivata anche quest'anno una gran bella Epifania. Purtroppo non più a cavallo di una scopa (...), ma in un particolarissimo incontro con due carissime persone: Floriana e Gigi.
Un incontro non certo "a caso" e da tempo programmato, a casa loro, in località San Martino di Castel San Pietro (Terme)...
Il pretesto è stata una bella tavola imbandita da un cibo straordinario ma anche da tanta sincera cordialità e luce. Insomma, uno di quei pasti dove non si nutre solo la pancia...
Grazie al softball, ci conosciamo da un anno appena, ma come dire: pare un altro di quei rari casi della vita dove in realtà sembra di conoscersi da sempre. 
Proverò a mettere bene a fuoco qualcosa partendo dall'immagine scattata da Claudia proprio al momento dei saluti...
Dunque, cercando di non divagare troppo:
-  in tre al cospetto della capanna della Natività
- con il "pensierino" degli straordinari cantucci di Prato della Renza /Camelia messo lì quasi a rappresentare i "doni" per il Bambino e che, come pochi altri pensieri riporta la mia mente (ed il mio cuore) alla piccola bambina Saharawi ed al Nepal dello scorso anno quando i medesimi cantuccini li condivisi con il mio fratello Jeetbhadur a Kathmandu...
-  e a proposito, ecco anche ben in mostra sulla vetrina l'adesivo di Visit Nepal '98 (con il logo del Monte Everest stilizzato con i colori della bandiera nepalese), che mesi fa avevo dato a Gigi e che rivedo proprio lì...
Ed ancora:
- la maglia di Gigi che riporta ai diamanti di Bologna che nel 2014 hanno visto la Fortitudo Campione d'Italia di baseball e "noi" delle Blue Girls promossi in ISL: due squadre proprio "tricolori"!
- e non posso certo ricordare parole, argomenti e presenze che in un simile clima ci avevano accompagnato a tavola...

Per non dilungarmi poi sulla straordinaria appendice del giorno dopo, quando, ripassando da quella strada, la casa di Gigi e Floriana è diventata come una specie di porta d'accesso alla scoperta della magnifica Valle del Sillaro, verso l'oramai nostra Raticosa che mi aspettava e che sta sempre più divenendo motivo di profonda ed intima emozione ...

Mamma mia... quanto ci sarebbe da scrivere! A saperlo fare...
Tra l'altro, giusto ieri, mi è arrivata anche un'altra specie di "dono", dal mio grande amico Silvano, e che assolutamente tenterò di condividere con chi vorrà nei prossimi giorni.
Per oggi, in questa giornata dell'Epifania, non posso però che Augurare a chi legge di aver trovato un qualcosa di simile: una calza colma di tanto dove tra "il dolce e l'amaro" della Vita, la Vita stessa possa portare a non avvertire poi neppure troppa differenza.



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