Una piccola curiosità del mio percorso credo che indubbiamente sia rappresentata dal "superamento quote".
Infatti, dopo aver ricordato nei giorni scorsi i miei primi "5.000" verso la Punta Lenana del Monte Kenya in Africa, mi è tornato alla memoria che anche la prima volta che ho superato i "4.000" non è stato nelle mie amate terre di casa dell'Himalaya, ma in un altro continente ancora!
Durante la traversata che nell'inverno 1990/1991 mi portò da Buenos Aires a Santiago del Cile con il valico della Cordigliera delle Ande...
Un imprevisto "fuori itinerario" che dalla statale 7 che stavo percorrendo mi attrasse irresistibilmente verso destra e la mulattiera che conduceva alla vetta più alta delle Ande e del continente americano: il Monte Aconcagua!
Era proprio un luminosissimo 6 gennaio, il giorno di un'altra delle magiche "Epifanie" che la vita mi ha dato il grande privilegio di vivere...
Considerando quindi che le quote basse (fino ai 3.000) le ho superate comunque tra Appennini ed Alpi, e che il tentativo dei "6.000" del 1993 verso il Pisang Peak si interruppe provvidenzialmente qualche centinaio di metri prima del limite per il sopraggiungere di condizioni meteo (assai) avverse, in Nepal non ho mai superato per la prima volta "quote tonde"... diciamo così...
Curioso.
Del resto le "quote" con cui mi sono confrontato tra gli impervi sentieri dell'Himalaya, come tra le piane strade verso Lumbini e le dolci atmosfere di Pokhara hanno saputo darmi ben altre sensazioni di conquista.
Ed il bello è che continuano a farlo ancora...
Infatti, dopo aver ricordato nei giorni scorsi i miei primi "5.000" verso la Punta Lenana del Monte Kenya in Africa, mi è tornato alla memoria che anche la prima volta che ho superato i "4.000" non è stato nelle mie amate terre di casa dell'Himalaya, ma in un altro continente ancora!
Durante la traversata che nell'inverno 1990/1991 mi portò da Buenos Aires a Santiago del Cile con il valico della Cordigliera delle Ande...
Un imprevisto "fuori itinerario" che dalla statale 7 che stavo percorrendo mi attrasse irresistibilmente verso destra e la mulattiera che conduceva alla vetta più alta delle Ande e del continente americano: il Monte Aconcagua!
Era proprio un luminosissimo 6 gennaio, il giorno di un'altra delle magiche "Epifanie" che la vita mi ha dato il grande privilegio di vivere...
Considerando quindi che le quote basse (fino ai 3.000) le ho superate comunque tra Appennini ed Alpi, e che il tentativo dei "6.000" del 1993 verso il Pisang Peak si interruppe provvidenzialmente qualche centinaio di metri prima del limite per il sopraggiungere di condizioni meteo (assai) avverse, in Nepal non ho mai superato per la prima volta "quote tonde"... diciamo così...
Curioso.
Del resto le "quote" con cui mi sono confrontato tra gli impervi sentieri dell'Himalaya, come tra le piane strade verso Lumbini e le dolci atmosfere di Pokhara hanno saputo darmi ben altre sensazioni di conquista.
Ed il bello è che continuano a farlo ancora...
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