Scelgo di scrivere oggi sul "blog" n°1, la "pagina ammiraglia" della mia esperienza, che da qualche tempo ho il piacere di seguire e curare, riprendendo argomenti nuovi e vecchi ma che per me "tempo" non hanno...
Oggi non è un giorno del tutto "normale" per me. E se ci eravamo lasciati la scorsa settimana con gli auguri al caro (e grande) Giancarlo Antognoni, riprendo ancora con degli auguri di "buon compleanno" questo particolare viaggio nelle parole che condivido con il gruppo CICLISTIperCASO e con chiunque altro voglia pedalare per un minuto, un'ora o per sempre, insieme a me. Verso una ben precisa Direzione...
Ma non voglio perdermi adesso in troppi preamboli! Oggi gli auguri sono leggermente diversi perché sono rivolti a me stesso... Proprio così... Oggi è proprio il giorno del mio compleanno!
E siccome sono sempre più profondamente convinto che i migliori "regali" siamo noi stessi a prepararceli e confezionarceli, eccomi a farlo. Con uno dei Doni più importanti che i nostri genitori, mettendoci al mondo, e Qualcosa di altro, fornendoci di spirito e anima, dovrebbero averci messo a disposizione: la possibilità di vivere, scambiare e crescere con gli altri. Penso che comunicare tra noi non sia importante, ma determinante. Per tutto. Senza "dialogo", senza "confronto" che porti al vero Rispetto, soprattutto quello anche di chi non la pensa come noi, non potrà mai realmente esserci un futuro migliore. Anzi... proprio il contrario.
Ed oggi mi voglio regalare questa specie di "lettera aperta" al mio amico Sauro, con la speranza che possa certo servire in qualche modo anche a chi non è direttamente interessato a questi nomi e questa "tappa" di sport e di vita...
Caro Sauro,
voglio iniziare a scriverti riprendendo proprio da quello che anche in questo momento è l'ultimo "post" del tuo "blog" da te scritto il 23 settembre 2013:
... " la mia Claudia (...), dico mia perché ha iniziato con me e con me è arrivata a buoni risultati. Adesso , nonostante le incomprensioni e alcuni consigli non esattamente condivisibili ..."...
Vedi cosa e come scrivevi? Avevo letto sai. E come ti immaginerai al di là della tenerezza di come citi Claudia, esprimevi anche pareri ben precisi su altre tue personalissime impressioni. Ma pur non condividendolo, né questo né (soprattutto) le scelte e priorità che hai dato, mica mi sono permesso di dirti niente... Il rispetto verso un amico è proprio questo. Credo. E poi ne abbiamo anche spesso parlato e, sempre pur non condividendolo assolutamente e continuando a sostenere mie idee ed opinioni, ho apprezzato la tua franchezza e certamente rispettato le tue scelte.
Ma non mi interessa sviluppare questo oggi. Che potrebbe anche portare a sembrare magari polemico, o altro. Prima di tutto perché non lo è: e poi, appunto, perché voglio "regalarmi" altro...
Il vero punto di ciò che forse ti è sfuggito è che pur avendo altri ruoli, mentre tu sentivi (e senti) "tua" Claudia, io provavo e provo lo stesso con Asia... Ricordi? Quando mi sono anche permesso di chiederti come mai mi sembravi diverso e più "duro" con lei...?!? Ma non solo.
Da sempre, e non per la ridicolaggine del "love and peace", ma per mia "Natura", ho sempre sentito mie un po' tutte... Soprattutto le più "piccole": da Giulia a Ilaria, Roberta, Martina, Linda, Alice, Elisa, Valentina fino a Sara, Silvia, Sonia e Marta ed ogni altra che per poco o per un po' di più, abbia fatto parte del "gruppo". Mi spiace non immagini quanto, che tu non ricordi o che non abbia saputo cogliere, il mio profondo dispiacere quando per un qualunque motivo, anche una sola di loro, si perdeva...
E voglio anche riprendere e riportare proprio le parole a sua volta "riprese" da Fabio, ieri. Le uniche che del resto ho lasciato in quella tristezza di falso scambio e comunicazione di "quel mondo" e che in ogni caso preferisco riportare qui solo con i "nomi"...
"Magnifiche giovani come Claudia, Federica, Giulia, Giada, Giulia, Elisa, Gabriella ecc ecc (chissà quante ne potrei scrivere) in campo assieme a Giorgia, Eva ed anche qui tante altre...
Caro Sauro... il punto è proprio questo! Il "quante ne potrei scrivere" come "anche qui tante altre"... Le "magnifiche" giovani e meno giovani non potrebbero mai neppure aver pensato di poterlo diventare (così come lo potrebbero divenire TUTTE), senza le altre!
Nello SPORT come nella VITA, TUTTE e TUTTI possiamo e dobbiamo essere importanti allo stesso modo. Gli stessi classici esempi di un Maradona o di un Pelé che comunque da soli non avrebbero potuto essere niente, mi sembra proprio che calzi ancor più a pennello nel nostro caso, dove, non potendo prendere la palla e fare tutto da solo, l'ALTRA/O è ancor di più "valore essenziale".
Il vero cuore di quanto ti voglio dire, per farti un esempio, non credo che sia la tristezza di quando un "campione" si ritira, ma quando molla uno della "panchina"... In quel momento, anche se un qualcuno vince in campo, tutti in qualche modo perdiamo.
Per quanto riguarda le magnifiche, o eccellenze, che dir si voglia, se ben ricordi /ricordate (cari Sauro e Fabio) sarà più o meno dall'anno 2007 che vi dicevo e suggerivo. Quel gruppo di allora sarebbe stato un ottimo punto di partenza per una "rappresentativa" regionale a cui guardare e rivolgere il "movimento" e gli interessi comuni delle varie società... Allora avrebbe avuto un senso ben più ampio e forse stimolante, con dei "vivai" alle spalle. Niente è mai troppo tardi, finché c'è vita, ma adesso, anche se fosse fatto, avrebbe un semplice (?) e forse un po' avvilente e ridotto obiettivo di non perdere tutto, di raggruppare quello che è rimasto... Se è una sconfitta quando un atleta, un ragazzo o una ragazza, molla lo sport, figuratevi quando a rischiare di "mollare" è lo sport stesso!
Che altro aggiungere? Speriamo proprio che così non sia! E che qualcosa in un modo o nell'altro possa dare inizio a nuovo impulso e nuova linfa. Io al "nostro", come a tutto lo SPORT e le sue potenzialità di valori per il futuro, ci credo sul serio! E le convinzioni sarebbero le stesse anche senza il "diretto coinvolgimento" che ovviamente ho. Anzi, forse anche per questo, sono di sicuro più "soft" nel portare avanti le mie convinzioni e nel "combattere" contro tutto ciò a cui porta il non-dialogo "aperto" e la mancanza di ogni razione di buon senso dovuta al nostro più grande "difetto": la stupidità...
Ma come regalo vero e proprio, che forse potrà chiarire (spero) ancora meglio il mio pensiero, ne scelgo uno ben preciso. Proprio da domenica scorsa.
C'era una luce fantastica, con il sole che aveva definitivamente scacciato le preoccupazioni di pioggia (...). Un'immagine anche in apparente contrasto proprio con quello di cui magari anche la "tua" Asia stava gioendo e la "mia" Claudia poteva soffrirne... Un'immagine che non ho potuto cogliere con una foto ma che credo proprio mi accompagnerà a lungo: quale? Un volto. L'espressione di gioia e serenità, di intima soddisfazione, quasi di abbandono al gesto compiuto e a tutti i sacrifici e l'impegno che l'avevano portato, che ho letto nel volto di Gabriella proprio nel momento dell'arrivo del suo "giro"...
Una cosa bellissima che spero tanto voi o qualcun altro presente, abbia saputo cogliere e magari memorizzare a sua volta. Un'immagine che immediatamente dopo mi ha riportato allo stesso grande affetto che ho per Giordano ed a quando venne a stringermi la mano dopo aver provato probabilmente un qualcosa di simile, in uno dei tanti momenti belli che abbiamo vissuto in questi anni, caro Sauro...
Questo è il "mio" modo di intendere lo SPORT. Come mi auguro tu possa comprendere, ben altro che un risultato, un campionato o anche una squadra... ben altro e oltre anche di una semplice "bicicletta"... Almeno per me.
Il mio impegno sarà sempre rivolto al tentativo di contribuire a costruire, e di lasciare poi, un mondo migliore. E comunque, e sempre, di provarci. Il mio privilegio più autentico è che ho l'impressione sia stato sempre così per me. Anche quando non lo sapevo...
Con affetto.
Marco
Oggi non è un giorno del tutto "normale" per me. E se ci eravamo lasciati la scorsa settimana con gli auguri al caro (e grande) Giancarlo Antognoni, riprendo ancora con degli auguri di "buon compleanno" questo particolare viaggio nelle parole che condivido con il gruppo CICLISTIperCASO e con chiunque altro voglia pedalare per un minuto, un'ora o per sempre, insieme a me. Verso una ben precisa Direzione...
Ma non voglio perdermi adesso in troppi preamboli! Oggi gli auguri sono leggermente diversi perché sono rivolti a me stesso... Proprio così... Oggi è proprio il giorno del mio compleanno!
E siccome sono sempre più profondamente convinto che i migliori "regali" siamo noi stessi a prepararceli e confezionarceli, eccomi a farlo. Con uno dei Doni più importanti che i nostri genitori, mettendoci al mondo, e Qualcosa di altro, fornendoci di spirito e anima, dovrebbero averci messo a disposizione: la possibilità di vivere, scambiare e crescere con gli altri. Penso che comunicare tra noi non sia importante, ma determinante. Per tutto. Senza "dialogo", senza "confronto" che porti al vero Rispetto, soprattutto quello anche di chi non la pensa come noi, non potrà mai realmente esserci un futuro migliore. Anzi... proprio il contrario.
Ed oggi mi voglio regalare questa specie di "lettera aperta" al mio amico Sauro, con la speranza che possa certo servire in qualche modo anche a chi non è direttamente interessato a questi nomi e questa "tappa" di sport e di vita...
Caro Sauro,
voglio iniziare a scriverti riprendendo proprio da quello che anche in questo momento è l'ultimo "post" del tuo "blog" da te scritto il 23 settembre 2013:
... " la mia Claudia (...), dico mia perché ha iniziato con me e con me è arrivata a buoni risultati. Adesso , nonostante le incomprensioni e alcuni consigli non esattamente condivisibili ..."...
Bollate - "Finale" cadette 2011 |
Ma non mi interessa sviluppare questo oggi. Che potrebbe anche portare a sembrare magari polemico, o altro. Prima di tutto perché non lo è: e poi, appunto, perché voglio "regalarmi" altro...
Il vero punto di ciò che forse ti è sfuggito è che pur avendo altri ruoli, mentre tu sentivi (e senti) "tua" Claudia, io provavo e provo lo stesso con Asia... Ricordi? Quando mi sono anche permesso di chiederti come mai mi sembravi diverso e più "duro" con lei...?!? Ma non solo.
Da sempre, e non per la ridicolaggine del "love and peace", ma per mia "Natura", ho sempre sentito mie un po' tutte... Soprattutto le più "piccole": da Giulia a Ilaria, Roberta, Martina, Linda, Alice, Elisa, Valentina fino a Sara, Silvia, Sonia e Marta ed ogni altra che per poco o per un po' di più, abbia fatto parte del "gruppo". Mi spiace non immagini quanto, che tu non ricordi o che non abbia saputo cogliere, il mio profondo dispiacere quando per un qualunque motivo, anche una sola di loro, si perdeva...
E voglio anche riprendere e riportare proprio le parole a sua volta "riprese" da Fabio, ieri. Le uniche che del resto ho lasciato in quella tristezza di falso scambio e comunicazione di "quel mondo" e che in ogni caso preferisco riportare qui solo con i "nomi"...
"Magnifiche giovani come Claudia, Federica, Giulia, Giada, Giulia, Elisa, Gabriella ecc ecc (chissà quante ne potrei scrivere) in campo assieme a Giorgia, Eva ed anche qui tante altre...
Caro Sauro... il punto è proprio questo! Il "quante ne potrei scrivere" come "anche qui tante altre"... Le "magnifiche" giovani e meno giovani non potrebbero mai neppure aver pensato di poterlo diventare (così come lo potrebbero divenire TUTTE), senza le altre!
Nello SPORT come nella VITA, TUTTE e TUTTI possiamo e dobbiamo essere importanti allo stesso modo. Gli stessi classici esempi di un Maradona o di un Pelé che comunque da soli non avrebbero potuto essere niente, mi sembra proprio che calzi ancor più a pennello nel nostro caso, dove, non potendo prendere la palla e fare tutto da solo, l'ALTRA/O è ancor di più "valore essenziale".
Il vero cuore di quanto ti voglio dire, per farti un esempio, non credo che sia la tristezza di quando un "campione" si ritira, ma quando molla uno della "panchina"... In quel momento, anche se un qualcuno vince in campo, tutti in qualche modo perdiamo.
Per quanto riguarda le magnifiche, o eccellenze, che dir si voglia, se ben ricordi /ricordate (cari Sauro e Fabio) sarà più o meno dall'anno 2007 che vi dicevo e suggerivo. Quel gruppo di allora sarebbe stato un ottimo punto di partenza per una "rappresentativa" regionale a cui guardare e rivolgere il "movimento" e gli interessi comuni delle varie società... Allora avrebbe avuto un senso ben più ampio e forse stimolante, con dei "vivai" alle spalle. Niente è mai troppo tardi, finché c'è vita, ma adesso, anche se fosse fatto, avrebbe un semplice (?) e forse un po' avvilente e ridotto obiettivo di non perdere tutto, di raggruppare quello che è rimasto... Se è una sconfitta quando un atleta, un ragazzo o una ragazza, molla lo sport, figuratevi quando a rischiare di "mollare" è lo sport stesso!
Che altro aggiungere? Speriamo proprio che così non sia! E che qualcosa in un modo o nell'altro possa dare inizio a nuovo impulso e nuova linfa. Io al "nostro", come a tutto lo SPORT e le sue potenzialità di valori per il futuro, ci credo sul serio! E le convinzioni sarebbero le stesse anche senza il "diretto coinvolgimento" che ovviamente ho. Anzi, forse anche per questo, sono di sicuro più "soft" nel portare avanti le mie convinzioni e nel "combattere" contro tutto ciò a cui porta il non-dialogo "aperto" e la mancanza di ogni razione di buon senso dovuta al nostro più grande "difetto": la stupidità...
Ma come regalo vero e proprio, che forse potrà chiarire (spero) ancora meglio il mio pensiero, ne scelgo uno ben preciso. Proprio da domenica scorsa.
C'era una luce fantastica, con il sole che aveva definitivamente scacciato le preoccupazioni di pioggia (...). Un'immagine anche in apparente contrasto proprio con quello di cui magari anche la "tua" Asia stava gioendo e la "mia" Claudia poteva soffrirne... Un'immagine che non ho potuto cogliere con una foto ma che credo proprio mi accompagnerà a lungo: quale? Un volto. L'espressione di gioia e serenità, di intima soddisfazione, quasi di abbandono al gesto compiuto e a tutti i sacrifici e l'impegno che l'avevano portato, che ho letto nel volto di Gabriella proprio nel momento dell'arrivo del suo "giro"...
Una cosa bellissima che spero tanto voi o qualcun altro presente, abbia saputo cogliere e magari memorizzare a sua volta. Un'immagine che immediatamente dopo mi ha riportato allo stesso grande affetto che ho per Giordano ed a quando venne a stringermi la mano dopo aver provato probabilmente un qualcosa di simile, in uno dei tanti momenti belli che abbiamo vissuto in questi anni, caro Sauro...
Questo è il "mio" modo di intendere lo SPORT. Come mi auguro tu possa comprendere, ben altro che un risultato, un campionato o anche una squadra... ben altro e oltre anche di una semplice "bicicletta"... Almeno per me.
Il mio impegno sarà sempre rivolto al tentativo di contribuire a costruire, e di lasciare poi, un mondo migliore. E comunque, e sempre, di provarci. Il mio privilegio più autentico è che ho l'impressione sia stato sempre così per me. Anche quando non lo sapevo...
Con affetto.
Marco
Marina, Sauro e Marco... negli occhiali di Fabio! |
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